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Ipotiroidismo

Ipotiroidismo

Ipotiroidismo: come capire se stai soffrendo di uno dei più comuni disturbi della tiroide?

Non sempre ci accorgiamo dei sintomi di questo disturbo della tiroide, uno dei più comuni ma anche sottovalutati, l’ipotiroidismo.
In effetti, non è semplice accorgersi della sua presenza perché arriva silenzioso, portando con sé tante di quelle conseguenze che viene da chiedersi come possa una ghiandola così piccola, la tiroide, fare così tanti guai quando non funziona come dovrebbe.
Il peso che aumenta anche se non si sgarra, la pelle che diventa più secca e i capelli che tendono a cadere più del normale… Sono solo alcuni dei segnali che potremmo attribuire ad altro, ma che invece possono essere la spia di un disturbo della tiroide

Come capire se stai soffrendo di ipotiroidismo?
Quali sono i sintomi che non dovresti sottovalutare e che dovresti, invece, raccontare al tuo medico affinché possa fare una diagnosi precisa?

Ne parliamo in questo articolo che condividiamo con l’obiettivo di diffondere quanto più possibile l’importanza della prevenzione, strumento prezioso per difendere la tua salute.

La tiroide spiegata con parole semplici

Serve una piccola premessa su cosa sia la tiroide e su come funziona, per entrare poi nel merito delle cause dell’ipotiroidismo.
La tiroide è una piccola ghiandola che si trova nella regione anteriore del collo, ed è fondamentale per tutto il funzionamento dell’organismo perché produce 2 ormoni – tiroxina (T4) e tri-iodotironina (T3) – che regolano funzioni organiche fondamentali: da quella cardiovascolare a quella metabolica, passando per il controllo della temperatura corporea, per la salute di muscoli e ossa e del sistema nervoso centrale.
Infatti, proprio in riferimento a quest’ultimo punto, esiste una relazione tra tiroide e sistema nervoso perché gli ormoni tiroidei vengono stimolati dall’ormone TSH dell’ipofisi (ghiandola endocrina che si trova nella parte posteriore del cranio), a sua volta stimolata dall’ipotalamo (struttura del sistema nervoso centrale) tramite l’ormone TRH.

Ipotiroidismo

Cosa succede quando la ghiandola tiroidea non funziona come dovrebbe fino ad alterare la produzione ormonale?

Ipotiroidismo, quando la ghiandola tiroidea è poco attiva

Conosciamo due disturbi della tiroide – ipertiroidismo e ipotiroidismo – che si manifestano in entrambi i casi quando la ghiandola tiroidea non riesce a produrre la normale quantità di ormoni tiroidei.
Mentre nell’ipertiroidismo la tiroide ne produce in quantità eccessive, l’ipotiroidismo si verifica quando la tiroide funziona poco, a causa di una ridotta produzione dei suoi due ormoni.

Le principali cause dell’Ipotiroidismo

L’ipotiroidismo può comparire per cause diverse, tra le quali:

  • malattie autoimmuni (es: tiroidite di Hashimoto che causa l’infiammazione della ghiandola tiroidea)
  • intervento chirurgico alla ghiandola tiroidea
  • problemi di assorbimento dello iodio
  • rilascio insufficiente di TSH da parte della ghiandola pituitaria, così che la tiroide non riesce a produrre i suoi ormoni.

Ipotiroidismo primario e secondario
Dobbiamo fare un distinguo tra 2 forme di ipotiroidismoprimario e secondario.
Si parla di ipotiroidismo primario quando la sindrome è presenta già dalla nascita, quindi come fattore congenito di un malfunzionamento della tiroide.
Parliamo, invece, di ipotiroidismo secondario nel caso delle forme autoimmuni (quando il corpo produce anticorpi che agiscono contro la tiroide) come appunto il morbo di Hashimoto, malattia cronica della tiroide (tiroidite) di natura infiammatoria, che ne diminuisce le funzionalità fino a provocare l’ipotiroidismo.
Le forme secondarie dipendono dall’alterazione del rapporto tra ipotalamo ipofisario, che può accadere per tanti e diversi motivi.
Spetta alla diagnosi stabilire le cause scatenanti la sindrome di ipotiroidismo, ma prima ancora spetta alla nostra attenzione accorgerci di quei sintomi che ne tradiscono la presenza.

Ipotiroidismo: i sintomi che non devi sottovalutare

Di fronte a certi sintomi potresti pensare che siano solo la manifestazione di una banale forma di stress, stanchezza stagionale, carenza vitaminica, ecc.
Dietro la loro apparenza, invece, può ben nascondersi il problema di una tiroide che non funziona come dovrebbe. Il problema è che tante persone si accorgono del disturbo tiroideo solo quando i sintomi si fanno più evidenti, scontando conseguenze talvolta anche pesanti sulla salute e sul benessere generale.

I sintomi dell’ipotiroidismo

Ecco come capire se stai soffrendo di ipotiroidismo dalla comparsa di alcuni dei suoi principali sintomi:

  • rallentamento generale dell'attività fisica e psichica (sensazione di stanchezza, debolezza)
  • perdita della memoria e della concentrazione (a volte anche difficoltà nel linguaggio)
  • rallentamento del battito cardiaco
  • pelle secca e perdita di capelli, fragilità delle unghie
  • bassa temperatura corporea
  • aumento del peso anche se la dieta non subisce alterazioni (a causa del metabolismo più lento)
  • difficoltà nella deglutizione e nella respirazione
  • stipsi
  • alterazione del ciclo mestruale
  • disfunzione erettile.

Se ti accorgi di questi sintomi, allora è sicuramente il caso di rivolgerti al tuo medico curante per eseguire visite ed esami che possano confermare la diagnosi di ipotiroidismo.

 Visite ed esami per la diagnosi di ipotiroidismo

 Il medico specialista in Endocrinologia potrà effettuare una prima visita necessaria per un confronto sui sintomi riportati, e per verificare la presenza di alcuni segnali fisici.
La visita si esegue secondo alcuni passaggi:

  • anamnesi del paziente (storia clinica e indagine sulla presenza di casi di ipotiroidismo in famiglia)
  • confronto sui sintomi
  • palpazione della tiroide / controllo della presenza del gozzo tiroideo (rigonfiamento del collo) e di eventuali linfonodi che possono essere infiammati.

Il percorso diagnostico prosegue con la prescrizione di analisi (prelievi ematici) ed esami strumentali.

  • emocromo (che può già evidenziare alcuni segnali spia del disturbo tiroideo: anemia, alterazioni a carico del fegato, ipercolesterolemia)
  • dosaggio ormoni tiroidei (FT3, FT4, TSH ipofisario)
  • ecografia tiroidea (per vedere se ci sono noduli ed eventuali tiroiditi).

In seguito alla diagnosi, il medico prescriverà la terapia da seguire per stabilizzare la tiroide con farmaci come la levotiroxina, che contiene l’ormone sintetico della tiroide, disponibile nella formulazione in pastiglia o in gocce, da assumere secondo la dose necessaria la mattina a digiuno, e non insieme ad altri farmaci.

Se hai il forte sospetto di soffrire di ipotiroidismo, ma non hai ancora ascoltato un parere medico, contatta senza esitazione lo Studio Medico Aloè per richiedere una prima visita di valutazione.

 

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